La corsa di Chanur


Chanur ed Holquist stanno correndo veloci fianco a fianco.
Sono ormai tre giorni che corrono e presto arriveranno.
Holquist è alto e forte, la falcata lunga e possente.
Sorride.
Chanur fa un pó fatica a mantenere il passo, ma non molla, lei ha un motivo in più per la corsa. Sta fuggendo.
Comunque ora non ha tempo per pensare, stanno per arrivare ed occorrerà molta attenzione.
Ora anche lei sorride.
Holquist rallenta, devono riprendere fiato e non fare rumore.
Il paesaggio si è fatto arido e spettrale da un pezzo, la luce del pomeriggio è come... malata.
Stanno quasi per fermarsi, i passi sono felpati.
Dietro la collinetta, ne sono sicuri, sono lá.
Si fermano e cominciano a strisciare. Guai, se anche solo sospettano la loro presenza.
La sorpresa deve essere completa. Niente di meno, altrimenti sono perduti.
Chanur stringe l'amuleto appeso al collo. Sente l'energia scorrere.
Si, li sta ancora nascondendo.
Da dietro un grande sasso possono guardare giù.
Sono in quattro, l'ombra più grossa in mezzo al triangolo formato dagli altri tre.

Il tempo sembra fermarsi, il silenzio è assoluto.

Un balenío negli occhi di Holquist e scattano.
Le quattro ombre balzano in piedi, Chanur mena un fendente, Holquist due, e tre corpi cadono senza un gemito.
Ma il capo è in guardia, cerca di arretrare ed incomincia a mormorare le terribili parole.
Holquist gli si scaglia contro di fronte, Chanur lo assale di fianco.
Il Draagdim respinge Holquist con un tremendo colpo sullo scudo che demolisce, ma non evita la lama di Chanur, precisa sotto l'ascella.
Si volge dalla sua parte, alzando l'ascia e l'incantesimo si tramuta in un ruggito.
Holquist è tornato all'attacco e devia la traiettoria dell'arma, la ragazza colpisce ancora.
Le ferite sono mortali ed il Draagdim lo sa. Ma le forze e la rabbia ancora ci sono e si getta su Chanur con tutta la sua furia.
Holquist si mette in mezzo e riceve l'ultimo tremendo colpo, colpendolo a sua volta.
Ma non ha più lo scudo, e l'ascia gli apre le carni, dal collo alla vita.
Cadono entrambi.
Chanur getta scudo e spada e si inginocchia sollevando il capo del compagno.
I suoi bellissimi occhi sono spenti, un rantolo penoso gli si fa strada fra le labbra ed il sangue.
Tutto è finito.

No, non ancora.
Di nuovo avverte l'ombra oscura da cui sta fuggendo.
È più vicina ora, presto arriverà a reclamare il suo tributo.
Piangendo, bacia dolcemente l'amato mentre gli taglia la gola.
Si rialza, raccoglie le armi.
E comincia a correre.

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